Pecchia come picchia, le calabresi “cuociono” all’Inferno

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Una Cremonese corsara al “Marulla” si rimette in corsa. Cosenza di nuovo nei guai insieme alle conterranee Crotone e Reggina. Il Monza compie sorpassi importanti

 

Paradiso

10 – Fabio Pecchia

Una Cremonese spigliata e concreta sbanca il “Marulla”, superando con un gol per tempo, di Strizzolo e Valeri, il Cosenza. La squadra di mister Mister Fabio Pecchia, dopo un breve periodo di appannamento, torna a fare risultato pieno e la sua classifica ne ha subito giovamento, visto il sesto posto dei grigiorossi determinato dalla miglior differenza reti nei confronti dell’Ascoli, anch’esso a quota ventisei. Se il bravo tecnico laziale riuscirà a dare alla sua squadra una maggiore continuità di risultati, la Cremonese potrà recitare un ruolo davvero importante nei playoff. Determinato!

9 – Monza e Spal

Il Monza continua la sua impetuosa rimonta in classifica andando a sbancare il terreno del Brescia, capolista fino al calcio d’inizio della gara. Un due a zero strameritato, addirittura limitativo rispetto alla superiorità mostrata dalla formazione di mister Stroppa al “Rigamonti”. Monza adesso quinto, preceduto per la peggiore differenza reti dal Benevento, insieme ai brianzoli a quota ventotto.

La Spal si conferma animale da trasferta, dove ha conquistato ben undici dei suoi venti punti e, anche all’“Ezio Scida”, ghermisce la sua preda, battendo il Crotone con i gol di Melchiorri e  Mancosu all’inizio dei due tempi. Ossigeno puro per la squadra di mister Clotet che, salendo a quota venti, mette cinque lunghezze tra il suo quattordicesimo posto e la zona playout.

8 – Pisa, Cittadella e Lecce

Il Pisa veleggia sul lago di Como. Un autogol di Scaglia permette alla formazione nerazzurra di espugnare il “Sinigaglia” e di ritornare al comando della Serie B con i suoi trentadue punti. Mister D’Angelo, bravo nocchiero dei toscani, può di che essere soddisfatto.

Il Cittadella espugna il “Moccagatta” di Alessandria grazie alla rete ad inizio di gara di Vita. Successo meritato quello della formazione di mister Gorini, che sale al decimo posto, preceduta, però, per la peggiore differenza reti, dal Frosinone, ottavo e dal Perugia, nono, con le quali il Cittadella condivide quota venticinque.

Dopo due pareggi torna al successo il Lecce che, con una rete per tempo, batte la Reggina al “Via del Mare”. Risultato mai in discussione, con il Lecce che, grazie ai tre punti conquistati, torna in zona promozione diretta con il suo secondo posto a quota trentuno.

7 – Perugia e Benevento

Vittorie casalinghe di misura e anche un po’ sofferte per il Perugia e il Benevento contro le due ultime in classifica, il Vicenza, presentatosi al “Curi” con ben nove assenze e praticamente senza attaccanti, battuto uno a zero dai grifoni e il Pordenone, superato due a uno in rimonta dai sanniti, messi alla frusta dalla mai doma squadra friulana.

Purgatorio                 

6 – Ternana e Parma  

A Frosinone la Ternana sfrutta solo parzialmente la superiorità numerica avuta a disposizione grazie al doppio giallo comminato a Gatti a metà primo tempo. Le fere pareggiano ad inizio ripresa con Pettinari l’iniziale vantaggio del Frosinone ma non riescono a mettere a segno il colpo del ko.  Ternana undicesima con ventidue punti.

Buon punto quello conquistato dal Parma al “Del Duca” di Ascoli, al termine di una gara molto combattuta ed equilibrata, terminata zero a zero. I ducali vengono salvati dal palo a pochi minuti dalla fine ma possono a loro volta recriminare per una clamorosa traversa colpita allo scadere da Vazquez. Ducali sempre sestultimi, ma a quota diciannove.

5 – Frosinone e Ascoli 

Il Frosinone non va oltre l’uno a uno nel match dello “Stirpe” contro la Ternana. La squadra di mister Grosso, andata presto in vantaggio con il solito Charpentier, è stata penalizzata dalla ”follia” del suo centrale difensivo Gatti che, a metà ripresa, rimedia platealmente il secondo giallo, che gli costa l’espulsione, solo due minuti dopo aver preso il primo.

Pareggio casalingo a reti inviolate quello che l’Ascoli rimedia col Parma. I due punti persi frenano un po’ i marchigiani che, nel finale, prima rischiano di vincere la gara colpendo un palo con Salvi, poi, però, rischiano anche di perderla, ma la traversa, colpita all’ultimo minuto dagli emiliani, salva la squadra di mister Sottil.

Inferno

4 – Vicenza e Pordenone

Sconfitte di misura, per uno a zero quella di un Vicenza in piena emergenza a Perugia, per due a uno quella del Pordenone a Benevento, che lasciano malinconicamente le due squadre in fondo alla classifica, all’ultimo posto i friulani e al penultimo i veneti per la migliore differenza reti, con soli sette punti.

3 – Reggina

Le tre “sorelle calabresi” chiudono tutte all’Inferno la nostra particolare classifica settimanale, accomunate come sono da una crisi di gioco e di risultati devastante. Iniziamo con la Reggina, battuta due a zero anche a Lecce, alla sua quarta sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime sei gare, con l’unica vittoria colta proprio ai danni di una “sorella”, il Cosenza. “Trend” disarmante, che in un mese fa precipitare la Reggina dal secondo al dodicesimo posto con i suoi ventidue punti.

2 – Brescia, Como e Alessandria

Dopo quella subita nel precedente turno casalingo dal Pisa, altra battuta d’arresto al “Rigamonti”  per il Brescia, battuto inequivocabilmente dal Monza per due a zero. La squadra di mister Pippo Inzaghi, forse per le caratteristiche con cui il tecnico fa giocare le sue squadre, si esprime decisamente meglio fuori casa ma per andare in A deve ricominciare assolutamente a far punti in casa. Rondinelle che scivolano al terzo posto con i loro trenta punti.

L’Alessandria torna a perdere davanti ai propri tifosi, mancando la ghiotta occasione di risalire la penalizzante classifica attuale che vede i grigi al quartultimo posto con i suoi quattordici punti. Stavolta è il Cittadella ad espugnare per uno a zero il “Moccagatta”, con la squadra di mister Longo precipitata a cinque lunghezze dalla salvezza diretta.

Una sfortunata autorete decide la gara del “Sinigaglia”, con il Como costretto a cedere l’intera posta al Pisa. I lariani, dopo l’eclatante successo casalingo per quattro a uno sul Perugia di appena un mese fa, non riescono più a vincere e, con i due pareggi e le due sconfitte collezionate nelle ultime quattro gare, scivolano al tredicesimo posto con i loro ventuno punti.

1 – Cosenza

Fa ancora peggio della Reggina la seconda “sorella” calabrese, il Cosenza, battuto meritatamente due a zero al “Marulla” dalla Cremonese. Terza sconfitta consecutiva per i silani, quinta, anche per loro, nelle ultime sei gare dove hanno racimolato solo la miseria di un punticino a Parma. La squadra rossoblù è sempre quintultima con i suoi quindici punti ma le lunghezze di distanza dalla salvezza diretta aumentano a quattro. In questa situazione a pagare sarà il tecnico Zaffaroni che, in mattinata, dovrebbe essere esonerato. Dionigi, favorito su Breda e Occhiuzzi, come possibile sostituto.

0 – Pasquale Marino

La terza “sorella”, la peggiore delle tre, il che è tutto dire, è il Crotone, squadra retrocessa dalla Serie A e partita con ambizioni almeno da playoff. Ma i Simy, i Messias e i Cordaz non ci sono più e, così, i rossoblù inanellano l’ennesima sconfitta casalinga, la quarta, stavolta due a zero con la Spal, rimanendo al terzultimo posto con soli otto punti. Per i pitagorici il trend negativo parla di sette sconfitte nelle ultime otto gare. Cinque di queste sconfitte le ha rimediate il nuovo tecnico Pasquale Marino che ha colto in totale solo un punto, tra l’altro nei minuti di recupero della gara interna col Monza, nelle sei gare sulla panchina rossoblù. Con questi risultati disastrosi non è improbabile che, in queste ore, possa arrivare l’esonero del tecnico. A Crotone il cielo non è più blu!

Dan.Te.