La firma dell’argentino sul successo del Parma che condanna la Spal alla Serie C. Il Frosinone blinda la prima posizione, male le umbre
Paradiso
10 – Franco “Mudo” Vazquez
Ancora la firma del “Mudo” Vazquez sulla preziosissima vittoria per uno a zero della squadra di mister Pecchia a Ferrara. Vazquez, giocatore dalla tecnica sopraffina, uno dei migliori della Serie B, trasforma alla perfezione il rigore della vittoria ad un quarto d’ora dal termine, lanciando i ducali addirittura verso il quarto posto, distante adesso solo un punto, dal quinto attualmente occupato dalla formazione di mister Pecchia, determinato dai migliori scontri diretti con il Cagliari, con cui condivide quota cinquantasette. Vazquez, da parte sua entra in doppia cifra con il suo decimo gol personale. Centrocampista di gran classe e di altra categoria!
9 – Frosinone
Il Frosinone batte tre a due il Genoa nel bellissimo posticipo dello “Stirpe”, una sorta di antipasto di Serie A tra le due squadre neopromosse, aggiudicandosi anche la vittoria del campionato, oltre alla promozione diretta già acquisita. La squadra di mister Grosso, agevolata anche dal rosso a Bani, rimonta il vantaggio iniziale grazie alle reti di Mazzitelli e Boloca nel primo tempo e a quella di Borrelli nella ripresa, subendo solo nel recupero il secondo gol genoano. Frosinone meritatamente e matematicamente primo con settantasette punti. Complimenti!
8 – Como
Vittoria in rimonta anche per il Como che, al “Sinigaglia”, batte tre a uno la Ternana, conquistando la matematica salvezza grazie al suo dodicesimo posto a quota quarantasei. Le reti, tutte nella ripresa, del successo dei lariani, che sulla carta potrebbero ancora vantare qualche remotissima speranza di agganciare in extremis il preliminare, portano la firma di Vignali, Da Cunha e Chajia.
7 – Bari, Cagliari, Venezia e Benevento
Sofferta vittoria casalinga del Bari sulla Reggina, uno a zero il finale, griffato dalla rete di Folorunsho una manciata di secondi prima dell’intervallo. I galletti, grazie a questa vittoria, conquistano matematicamente il terzo posto con sessantacinque punti, approdando direttamente alla semifinale playoff, partendo da favoriti, sulla carta, di questi spareggi promozione.
Vince in rimonta anche il Cagliari, due a uno in casa contro il Palermo. Il vantaggio siciliano è pareggiato da Deiola nel primo tempo, con il sorpasso di Lapadula che arriva nella ripresa dopo che il Palermo era rimasto in dieci per un’espulsione. Cagliari, sesto dietro al Parma per i peggiori scontri diretti, che si giocherà le residue speranze di arrivare quinto o addirittura quarto, il Sudtirol è, infatti ad una sola lunghezza, nella trasferta di Cosenza.
Il Venezia batte tre a due il Perugia al “Penzo”, ben più largamente di quanto dica lo striminzito risultato finale. In vantaggio per tre a zero dopo aver dominato i grifoni, i lagunari ricadono nel consueto calo di concentrazione subendo, come accaduto spesso negli ultimi tempi, il parziale ritorno degli avversari. Venezia, in gol con Pierini e Carboni nel primo tempo e con Ellertsson nel secondo, che balza al settimo posto con quarantanove punti, nutrendo fondate speranze di poter centrare definitivamente, venerdì sera, il preliminare.
Colpo di coda del Benevento che, proprio nel giorno della matematica retrocessione in Serie C, batte meritatamente in rimonta il Modena, passato inizialmente in vantaggio al “Vigorito”, grazie alle reti, sempre nel primo tempo, di Ciano e Foulon. Benevento ultimo con la Spal con trentacinque punti, anche se dietro per la peggiore differenza reti negli scontri diretti, ad un solo punto dal Perugia, terzultimo, che affronterà al “Curi” venerdì.
Purgatorio
6 – Cittadella, Cosenza e Pisa
Preziosissimo pareggio del Cittadella sul campo del Sudtirol. I veneti vanno in vantaggio ad inizio ripresa con Antonucci ma vengono ripresi poco più tardi dalla squadra di Bisoli. Cittadella sempre sestultimo, ma adesso a quota quarantadue, che con un pareggio al “Tombolato” venerdì sera contro il Como sarebbe matematicamente salvo, potendo vantare ben undici gol di vantaggio nella differenza reti col Cosenza.
Cosenza che è andato a cogliere un buon punto ad Ascoli, pareggiando uno a uno e sfiorando anche la vittoria. I silani, subito in vantaggio con il gol di testa dell’ex D’Orazio, vengono raggiunti già nel primo tempo. Cosenza quintultimo a quota quaranta, certo del playout ma con poche possibilità di agguantare la salvezza diretta.
Il Pisa, sotto di un gol a Brescia, riesce a raggiungere il pari con Masucci a meno di un quarto d’ora dal termine, gol che tiene ancora a galla i nerazzurri, noni insieme a Reggina ed Ascoli a quota quarantasei, per un posto nel preliminare, distante una sola lunghezza ma con poche possibilità di qualificazione in caso di arrivo a pari punti.
5 – Sudtirol, Ascoli e Brescia
Il Sudtirol manca il match-point casalingo per blindare il suo quarto posto facendosi imporre il pari per uno a uno dal Cittadella. In svantaggio ad inizio ripresa, i bolzanini trovano a metà secondo tempo il gol del pari con una prodezza di Odogwu. Sudtirol sempre quarto, adesso con cinquantotto punti, ma con una sola lunghezza di vantaggio su Parma e Cagliari.
L’Ascoli manca a sua volta la possibilità di entrare in zona preliminare non andando oltre l’uno a uno contro il Cosenza nella gara del “Del Duca”. Addirittura sotto uno a zero dopo neanche due minuti i bianconeri pareggiano con Buchel nel primo tempo. Ascoli nel terzetto delle none con Pisa e Reggina, con non molte possibilità di centrare il preliminare.
A dodici minuti dal termine, con il gol dell’uno a uno subito per mano del Pisa, il Brescia perde la matematica certezza di evitare la retrocessione diretta. Le rondinelle, in vantaggio dopo pochi minuti della ripresa con Bisoli, sono sempre quartultime, ora a quota trentanove e, se il Perugia dovesse vincere al “Curi” col Benevento, dovranno necessariamente tornare con un pari dall’ultima gara del “Barbera” contro il Palermo per evitare la retrocessione diretta. Praticamente impossibile, invece, centrare la salvezza diretta, visto il pesante svantaggio nella differenza reti col Cittadella.
Inferno
4 – Palermo, Reggina e Genoa
Il Palermo perde immeritatamente due a uno a Cagliari dopo essere passato inizialmente in vantaggio con Segre. Il Cagliari pareggia nel primo tempo, poi l’espulsione di Marconi nella ripresa condiziona la gara. In inferiorità numerica, infatti, il Palermo subisce il secondo gol e la partita finisce lì. La squadra di mister Corini, ottava con quarantotto punti, è ora obbligata a battere il disperato Brescia al “Barbera” per centrare il preliminare.
La Reggina disputa una discreta gara al “San Nicola”, insufficiente, però, per portare via un risultato positivo. Il Bari vince per uno a zero realizzando la rete del successo al tramonto della prima frazione. Reggina, che in settimana ha riavuto due dei sette punti toltile dalla penalizzazione, nel gruppetto delle none con Pisa ed Ascoli, quest’ultimo avversario degli amaranto al “Granillo” nell’ultimo turno di campionato.
Il Genoa perde tre a due l’affascinante sfida dello “Stirpe” contro l’altra neopromossa Frosinone. Sull’indolore battuta d’arresto rossoblù pesa il rosso diretto rimediato da Bani dopo l’iniziale vantaggio genoano con Badelj, Con il Genoa in dieci la partita cambia e il Frosinone ribalta già nel primo tempo, arrotondando poi nel secondo. Nel recupero il Genoa limita il passivo grazie al gol di Gudmundsson. Rossoblù che devono “accontentarsi” del secondo posto con i loro settanta punti.
3 – Modena
Inopinata sconfitta del Modena, che perde due a uno in casa del fanalino di coda Benevento, rinunciando, praticamente, al sogno preliminare. Nonostante l’iniziale vantaggio di Diaw la squadra di Tesser, già all’intervallo, è sotto due a uno e, nella ripresa, il risultato non cambia più. Modena tredicesimo a quota quarantacinque, matematicamente salvo ma anche matematicamente fuori dalla lotta per le zona nobile.
2 – Perugia
Diciannovesima sconfitta su trentasette gare, oltre il cinquanta per cento, per il Perugia, battuto tre a due al “Penzo” dal Venezia, ben oltre lo striminzito risultato finale, determinato dal solito calo dei lagunari sul tre a zero in loro favore e contenuto dalle reti umbre di Luperini e Casasola su rigore. I grifoni, matematicamente in C per venticinque minuti, dal gol di Bisoli al pari di Masucci in Brescia-Pisa, alla luce del loro terzultimo posto a quota trentasei hanno l’obbligo di battere il Benevento e augurarsi la concomitante sconfitta del Brescia a Palermo. Solo in questo caso la migliore differenza reti negli scontri diretti col Brescia eviterebbe ai grifoni la retrocessione diretta.
1 – Ternana
Ancora una sconfitta per la Ternana, stavolta per tre a uno a Como. Il rigore trasformato da Favilli nel primo tempo illude la squadra rossoverde, rimontata e travolta dai lariani con tre gol nella ripresa. Nonostante la sconfitta, comunque, la Ternana, quattordicesima, conquista la pressoché matematica salvezza con i suoi quarantatré punti, potendo vantare sul Cosenza, quintultimo, oltre ai tre punti in più in classifica, anche ben otto gol di vantaggio nella differenza reti.
0 – Joe Tacopina e Massimo Oddo
La Spal perde uno a zero in casa il decisivo match con il Parma e retrocede in Serie C con una giornata d’anticipo. Una retrocessione meritata dopo un’annata costellata di errori, in particolare quelli del patron Tacopina, aspramente contestato dai tifosi a fine gara. Il principale di questi errori è stato l’allontanamento di un allenatore bravo come Roberto Venturato dopo solo otto gare, quando la Spal era fuori dalla zona a rischio con nove punti (anche continuando su quella media la Spal avrebbe chiuso a quarantatré punti e, probabilmente, si sarebbe salvata) con i sostituti De Rossi, soltanto quindici punti in sedici gare e Oddo, ancora peggio, con solo undici punti in tredici gare, rivelatisi assolutamente non all’altezza. Tacopina pensava, evidentemente a torto, di avere allestito una squadra da zona playoff ma così non era e Venturato stava facendo del suo meglio per tenere lontano dai pericoli la squadra spallina e se gli fosse stato dato tempo, probabilmente avrebbe anche migliorato la sua media punti. Ennesimo fallimento in Serie B per l’attuale tecnico Massimo Oddo, già retrocesso col Perugia ed esonerato a Pescara e a Crotone, squadre poi retrocesse entrambe. Spal penultima a quota trentacinque, ma solo grazie alla migliore differenza reti negli scontri diretti col Benevento. Disastro americano-abruzzese!
Dan.Te.