Ora il terzo posto è cosa tra Grifo e Carrarese

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Il blitz di Gubbio permette ai biancorossi di staccare i rossoblù e di rimanere a meno due dai toscani. Adesso sotto con l'insidioso Pineto

Il blitz di Gubbio permette ai biancorossi di staccare i rossoblù e di rimanere a meno due dai toscani. Adesso sotto con l’insidioso Pineto

 

Missione compiuta, il blitz di Gubbio c’è stato! Dopo la vittoria della Carrarese con la Juve N.G., era necessaria solo la vittoria per evitare di rimanere ulteriormente staccati dagli apuani, sempre avanti di due lunghezze, nella lotta per il terzo posto, rimasta adesso un affare riguardante soltanto la squadra di mister Calabro e quella di mister Formisano, con il Gubbio, quinto, ormai irrimediabilmente staccato di nove lunghezze dalla Carrarese e di sette dai grifoni, che nelle ultime sei gare dovrà amministrare il discreto margine di vantaggio, quattro lunghezze, sulle inseguitrici.

Non è stato un derby bello quello del “Barbetti”, col Perugia che ha trovato subito il vantaggio, dopo solo sei minuti, con un gran colpo di testa in mischia di Paz, che con sette reti ha raggiunto Seghetti e Sylla come miglior marcatore dei grifoni, su perfetto cross dalla sinistra di Lisi. Una volta trovato subito il vantaggio mister Formisano ha abbassato il baricentro della squadra, lasciando volutamente al Gubbio il pallino del gioco in mano, riuscendo così a chiudere tutti i varchi alla squadra di mister Braglia, mai veramente pericolosa dalle parti di Adamonis.

Scelta che ha pagato, quella del tecnico napoletano, evidentemente scottato dalle tre precedenti sconfitte esterne di Sassari, Vercelli e, soprattutto, di Chiavari, dove subì un umiliante cinque a zero dall’Entella. Ha chiaramente fatto un figurone il pacchetto arretrato, con un Lewis dominante e Mezzoni e Vulikic sempre all’altezza, mentre il centrocampo, nella ripresa, ha pagato un po’ la fatica. Seghetti e Sylla in avanti si sono visti poco e male, soprattutto l’ex pesarese, che ha sprecato malamente l’unica occasione per il raddoppio nel primo tempo, sacrificandosi, però, molto bene in fase di copertura, soprattutto Seghetti, che ha francobollato, quasi a uomo, Corsinelli, la fonte del gioco eugubino, come voluto da Formisano.

Ne è uscita una partita, chiaramente bruttina ma vincente e questo era l’importante, anche se, da qui alla fine, sul piano del gioco, soprattutto nei playoff si dovrà necessariamente migliorare perché negli spareggi finali si andranno ad affrontare avversari di caratura, anche offensiva, sicuramente più alta e difficilmente basterà solo difendersi per poter pensare di arrivare a vincere i playoff senza un gioco efficace e prolifico.

E allora andiamo ad analizzare gli scenari in ottica playoff. Mancano sei gare alla fine, tre in casa e tre in trasferta, sia per la Carrarese, che avrà  Perugia, Rimini e Pontedera in casa e Spal, Recanatese e Lucchese in trasferta, sia per il Perugia che, invece, avrà Pineto, Olbia e Arezzo in casa e Carrarese, Vis Pesaro e Cesena in trasferta. Per i grifoni sarebbe di fondamentale importanza vincere a Carrara perché, alla luce del pareggio dell’andata e quello ipotizzabile del ritorno, un pareggio anche a Carrara consentirebbe agli apuani, in vantaggio di ben undici gol nella differenza reti rispetto ai grifoni, di arrivare terza in caso di arrivo a pari punti, con una malaugurata sconfitta che, probabilmente, chiuderebbe, invece, anticipatamente i giochi a favore degli apuani.

La squadra di mister Calabro potrebbe, infatti, chiudere a quota settantadue, con dodici punti, sette in casa, dove dopo il Cesena è la squadra più forte, vittorie con Rimini e Pontedera e pareggio col Perugia e cinque in trasferta, vittoria a Recanati e pareggi a Ferrara e a Lucca, con il Perugia che, anche vincendo tutte e tre le gare casalinghe, oltre a quella esterna di Pesaro,  pareggiando a Carrara e, addirittura, anche a Cesena, chiuderebbe anch’essa a quota settantadue, venendo, però, penalizzata, a meno di impensabili, ripetute “goleade”, dalla differenza reti che la relegherebbe al quarto posto.

Detto questo, esiste anche un rovescio della medaglia in caso di quarto posto. E’ vero che, a quel punto, il Perugia dovrebbe giocare un turno in più, il secondo di Girone, contro la qualificata del primo turno di Girone tra la settima e l’ottava, al momento Pescara ed Arezzo, in partita unica al “Curi”, con passaggio al Primo turno nazionale anche in caso di pareggio al termine dei novanta minuti ma, al Primo turno Nazionale, potrebbe arrivarci da quinta testa di serie, come se fosse arrivato terzo. Le altre quattro saranno le tre terze e presumibilmente il Catania, finalista o vincitore della Coppa Italia, visto che il Padova, l’altra finalista, è già praticamente al turno successivo come seconda del Girone.

La quinta testa di serie sarà infatti la migliore quarta dei tre Gironi o la migliore piazzata a scalare nel caso tutte le quarte non dovessero superare il secondo turno di Girone e, al momento, con cinquantotto punti, la migliore quarta è proprio il Perugia, visto che nel Girone A, la Triestina ha attualmente solo cinquantatré punti, anche se con una gara da recuperare, mentre nel Girone C, Il Picerno, che stasera gioca il derby a Potenza, anche vincendo salirebbe a quota cinquantasette con l’Avellino, indirettamente, anch’esso, un punto dietro ai grifoni.

Per il Perugia arrivare a settantadue punti, potrebbe garantire il miglior quarto posto e di conseguenza essere la quinta testa di serie al Primo turno Nazionale, perché la Triestina può arrivare a settantadue solo vincendo sei gare su sette, pareggiando l’altra, mentre anche il Picerno, che deve andare a giocare nelle ultime sei gare in casa della capolista Juve Stabia, dell’Avellino terzo e della Casertana, quinta, per arrivare a settantadue dovrà vincerne sei su sette, considerando anche il posticipo di stasera, permettendosi, a quel punto, a differenza della Triestina, anche di perdere la settima, tagliando fuori per la miglior differenza retti, attualmente a +22, sia gli alabardati, a +15, che  il Perugia a +10.

E allora sotto con il calendario, che sabato propone al “Curi” l’insidioso Pineto, reduce da una sorprendente, quanto netta sconfitta interna per tre a uno con un Arezzo in gran forma che sta scalando posizioni su posizioni in classifica. Gli abruzzesi, dodicesimi, sono a solo due lunghezze dalla zona nobile e proveranno a fare punti anche se a Perugia, mancherà per squalifica, nel segno dello stellone “formisaniano”, il loro attaccante più prolifico con undici gol, quell’Emilio Volpicelli, grande specialista con il suo magico sinistro dei calci piazzati.

Purtroppo, insieme a Volpicelli, sarà assente per squalifica anche Adamonis e tra i pali ci sarà Abibi quest’anno in campo per un solo minuto col Sestri Levante in casa e la cosa, dispiace dirlo, non ci lascia affatto tranquilli, ricordando le sue prestazioni tutt’altro che entusiasmanti nelle due gare giocate nella scorsa stagione, a Venezia e in casa col Benevento dove, anche per colpa sua, subì ben cinque gol in totale. Ma tant’è, anche senza Adamonis il Perugia non potrà prescindere dalla vittoria col Pineto, in vista del fondamentale scontro diretto di Carrara del Giovedì Santo!

Danilo Tedeschini