Paradiso bianconero, Grifo negli inferi

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La Juve Next Gen. surclassa 3 a 1 la Torres e continua nella sua rimonta. Perugia k.o. col Sestri Levante e scivola al quarto posto

 

Paradiso

10Massimo Brambilla

Una Juventus Next Gen. uscita sensibilmente migliorata dal mercato di Gennaio, prosegue la sua rapida, quanto sorprendente, risalita, andando ad espugnare addirittura il “Vanni Sanna”, surclassando tre a uno la Torres, seconda forza del campionato. Un vero capolavoro per il  bravo mister Brambilla che, in questo girone di ritorno, sta riscattando a suon di risultati, il sofferente andamento del Girone d’andata della sua squadra, che aveva sempre stazionato nei bassifondi della classifica, mentre, col successo di ieri, la squadra bianconera sale addirittura all’ottavo posto assoluto, in piena zona playoff, con i suoi  trentatré punti. Il gol di Sekulov dopo venti minuti apre la strada alla Juve N. G. che, nella ripresa, dilaga, prima raddoppiando con Damiani e poi triplicando con il subentrato Anghele nella ripresa. La rete su rigore della Torres nel recupero serve solo agli almanacchi. Rimontona bianconera!

9 Cesena e Carrarese                                                                  

Giù il cappello di fronte a questo Cesena, capace di vincere di forza il derby di Rimini, ipotecandolo già nel primo tempo grazie alle reti di Adamo e Shpendi, rischiando la goleada nella ripresa. Il due a zero finale della squadra di mister Toscano e la contemporanea sconfitta casalinga della Torres, chiude quasi definitivamente i giochi per la promozione diretta, con il Cesena che sale a quota sessantadue, con ben dodici punti di vantaggio sui sardi e che ha, ormai più di un piede e mezzo in Serie B.

La Carrarese, rigenerata dalla “cura Calabro”, sette punti in tre giornate con il nuovo tecnico, espugna meritatamente, con un convincente tre a uno in rimonta, il terreno dell’Entella e adesso, con il suo terzo posto a quota quarantacinque punti, non solo guida, con due punti di vantaggio sulle quarte, il gruppetto di quattro squadre in quattro punti che ambisce al terzo posto, ma comincia a nutrire anche qualche piccola speranza di poter insidiare il secondo posto della Torres, distante adesso cinque lunghezze, avendo gli scontri diretti favorevoli. A decidere la gara di Chiavari la rete del momentaneo pari di Della Latta nel primo tempo e quelle di Panico e Finotto nella ripresa.

8 Gubbio e Vis Pesaro                                                                                            

Un Gubbio semplicemente perfetto annienta il Pescara al “Barbetti” seppellendolo con un roboante quattro a zero. Superiorità schiacciante del Gubbio che ha anche sprecato un calcio di rigore con Desogus, ma che si è poi rifatto nella ripresa con la “perla” del secondo gol. La squadra di mister Braglia era passata in vantaggio, dopo il rigore, con Corsinelli e ha arrotondato il risultato con le reti di Udoh e Coccolo. Il Gubbio completa la grande rimonta sui cugini del Perugia, oltre che sulle altre pretendenti al terzo posto, appaiandoli al quarto posto a quota quarantatré.

La Vis Pesaro torna al successo e lo fa nel migliore dei modi, andando ad espugnare il “Recchioni” di Fermo rifilando un secco due a zero ai padroni di casa, fanalini di coda del torneo. La Vis chiude i giochi già nel primo tempo con la doppietta di Karlsson che mette in cassaforte quei tre punti che consentono alla squadra di mister Banchieri di salire a quota ventotto, sempre in compagnia di Ancona e Sestri Levante, tra il quattordicesimo e il sedicesimo posto.

7 Ancona, Spal e Sestri Levante

Il ritorno di Mimmo Di Carlo sulla panchina spallina coincide con il ritorno al successo degli emiliani, uno a zero in casa nello scontro diretto con la Recanatese. A decidere la gara è il gol di Antenucci a dodici minuti dalla fine, che arriva nonostante i biancazzurri fossero in dieci per l’espulsione di Peda. Grazie a questo prezioso e meritato successo, la Spal aggancia al quartultimo posto proprio la Recanatese a quota ventiquattro, superandola per la migliore differenza reti a parità degli scontri diretti.

Dopo aver clamorosamente battuto cinque giorni prima la seconda in classifica, la Torres, in trasferta, il Sestri Levante fa il bis, superando con l’identico punteggio di uno a zero la terza in classifica, il Perugia, sul campo di Vercelli dove i liguri giocano gran parte delle partite casalinghe. Vittoria meritata, anche se agevolata dalla superiorità numerica tenuta per oltre un’ora di gioco, decisa dalla rete di Sandri a metà ripresa. La squadra di mister Barilari è sempre nel trio posizionato tra zona salvezza e zona playout.

Con una rete per tempo di Saco e Paolucci, l’Ancona batte facilmente l’Olbia al “Del Conero”. Il due a zero finale premia giustamente la squadra di mister Colavitto che, nella ripresa, controlla bene la gara, anche facilitata dalla doppia espulsione di due giocatori sardi. Ancona che si posiziona nel terzetto di squadre tra la zona salvezza e il quintultimo posto.

Purgatorio

6Arezzo e Lucchese

Pareggio giusto quello del “Mannucci” tra Pontedera e Arezzo. La squadra di Indiani va addirittura avanti nel punteggio con la rete di Montini ad inizio ripresa, ma si fa riprendere ad una dozzina di minuti dal termine dai padroni di casa. Con il punto meritatamente conquistato l’Arezzo, insieme alla Lucchese, raggiunge l’Entella nel terzetto tra la nona e l’undicesima posizione a quota trentuno.

La Lucchese arpiona all’ultimo tuffo un prezioso punto, pareggiando meritatamente uno a uno al novantaquattresimo a Pineto grazie alla rete del difensore e capitano Tiritiello. I rossoneri, dopo questo pareggio, si posizionano nel terzetto tra la zona nobile e il centro classifica.

5 Pontedera e Pineto                                                                                             

Solo un pari per il Pontedera, che non riesce più ad aggiudicarsi l’intera posta nelle gare casalinghe, dimostrandosi squadra più avvezza alle trasferte, dove ha raccolto tre punti in più delle gare interne, pur avendone giocata una in meno. Pontedera sotto ad inizio ripresa ma che  riesce a pareggiare con Ianesi a meno di un quarto d’ora dalla fine. Toscani sempre settimi, ma, adesso, a quota trentanove.

Sfuma al novantesimo una vittoria che sembrava ormai sicura per il Pineto del nuovo tecnico Roberto Beni, subentrato in settimana sulla panchina abruzzese, dopo l’esonero a sorpresa del tecnico Amaolo. La Lucchese guasta la festa del Pineto, passato in vantaggio, in verità con non molto merito, ad undici minuti dalla fine con Ingrosso, proprio nel finale. Pineto che resta fuori dalla zona nobile con il suo dodicesimo posto a quota trenta.

Inferno

4Perugia                  

Brutta prestazione del Perugia, battuto uno a zero a Vercelli dal più pimpante Sestri Levante. L’espulsione di Kouan per doppia ammonizione dopo poco più di mezzora penalizza oltremodo i grifoni ma non è sufficiente a spiegare la meritata sconfitta. Perugia sotto a metà ripresa e che solo all’ultimo minuto di recupero costruisce una buona occasione per pareggiare con il giovane Polizzi, il cui colpo di testa è deviato molto bene in angolo dal portiere ligure. Il Perugia scivola al quarto posto, saltato dalla Carrarese e raggiunto dal Gubbio.

3Recanatese e Olbia

Ancora una sconfitta per una Recanatese in caduta libera, stavolta per uno a zero nello scontro diretto del “Mazza” contro la Spal. La quarta sconfitta consecutiva, l’ottava nelle ultime nove gare, con il solo punto conquistato nel lontano pari interno con la Juve N.G., arriva a meno di venti minuti dalla fine quando la Spal era rimasta in inferiorità numerica. Recanatese terzultima per la peggiore differenza reti nei confronti proprio della Spal. a parità di scontri diretti

Netta sconfitta dell’Olbia che perde due zero ad Ancona. Olbia già sotto dopo soli dieci minuti, che subisce il raddoppio allo scoccare dell’ora di gioco. I sardi terminano la gara in nove per le espulsioni nel finale di Zallu, doppio giallo e Motolese, rosso diretto. Olbia sempre penultima a quota venti, che rischia seriamente la retrocessione diretta. Basterà infatti accumulare solo un altro punto di distacco dalla quintultima, rispetto agli otto attuali, per non disputare il playout.

2 Rimini e Fermana 

Niente da fare per il Rimini nell’attesissimo derby casalingo della Romagna contro la capolista Cesena. Troppo forte la squadra di mister Mimmo Toscano che, con due gol in quaranta minuti, chiude la pratica già nel primo tempo, con il Rimini che, nella ripresa, prova a fare qualcosa senza riuscirci, rischiando addirittura il tre a zero su una clamorosa traversa cesenate. Rimini, sempre fuori dalla zona nobile, scivolato adesso al tredicesimo posto a quota ventinove.

Brutta sconfitta casalinga per la Fermana in uno dei tanti derby marchigiani, stavolta quello con la Vis Pesaro, perso malamente due a zero.  La gara si mette male già nel primo tempo per la squadra di mister Protti che subisce i due gol all’inizio e alla fine della frazione. La sconfitta meritata pregiudica ancor più la situazione della Fermana, che a metà ripresa rimane anche in dieci per il doppio giallo comminato a Pistolesi, sempre più ultima con i suoi diciassette punti.

1 Entella e Pescara

L’Entella, nonostante il vantaggio iniziale, viene travolto in casa, tre a uno, dalla lanciatissima Carrarese, complice anche l’espulsione diretta di Montevago nel corso della ripresa, sul due a uno per gli apuani. A illudere l’Entella era stato l’uno a zero iniziale di Lipani, pareggiato a metà tempo dalla squadra di mister Calabro che, nella ripresa, dilagava. L’Entella  rimane nel terzetto tra la zona playoff e l’undicesimo posto.        

Crollo verticale del Pescara sul terreno del Gubbio. Un quattro a zero molto eloquente che la dice lunga su quanto sia stata pessima la prestazione degli abruzzesi, in campo fino al rigore sbagliato dal Gubbio poco prima della mezzora, sullo zero a zero. Scampato il pericolo gli abruzzesi subivano pochi minuti dopo, quasi in chiusura di prima frazione, il primo gol, sparendo nella ripresa quando Plizzari era costretto a raccogliere tre volte il pallone in fondo alla propria rete. La pesante sconfitta fa scivolare il Pescara al sesto posto con i suoi quarantuno punti, a ben quattro lunghezze dal terzo posto.

0 Alfonso Greco            

Seconda sconfitta casalinga in sei giorni, tre a uno con la Juve Next Gen., quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Suona un grosso campanello d’allarme per la Torres del mister Alfonso Greco che, tramontate le speranze di promozione diretta, con il Cesena capolista schizzato a più dodici, deve cominciare a guardarsi le spalle per salvare la piazza d’onore visto che il margine sulla terza, la Carrarese, si è assottigliato a cinque punti, con gli scontri diretti con gli apuani negativi. Il margine è ancora abbastanza rassicurante ma mister Greco deve assolutamente correre velocemente ai ripari. Torres sotto uno a zero nel primo tempo e che, nella ripresa, viene tagliata a fette dalla rapide ripartenze bianconere, subendo altri due gol. Il rigore trasformato da Scotto nel recupero è utile solo a limitare il passivo. Torres sempre seconda a quota cinquanta. Il grande Ettore Petrolini cantava: “Ma cos’è questa crisi?”

Dan.Te.