Perugia-Ascoli 0-2. Il “Curi” terra di conquiste

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Perugia: tiene ancora banco la questione speaker. Dopo l'allontanamento di Francesco Bircolotti, a distanza di qualche giorno anche gli organi d'informazione nazionale trattano l'accaduto
 

C’era una volta il fortino “Curi” avevamo scritto dopo il pari con la Salernitana ma dopo l’ennesima prova incolore casalinga, stavolta contro un modestissimo Ascoli, (con il quale avevamo perso anche all’andata) culminata con l’inopinata quanto meritata sconfitta casalinga c’è da affermare che il “Curi” con Bisoli in panchina si è trasformato in terra di conquista per gli avversari. Il clichet casalingo anche contro l’Ascoli è stato sempre lo stesso, gioco ruminato, pochissime occasioni e, stavolta, anche due frittate difensive che sono costate i gol. La vittoria di Lanciano aveva illuso ma come si torna a giocare in casa i limiti di gioco di questa squadra emergono in modo impressionante. E fortuna che a quarantasette punti la salvezza è praticamente raggiunta. L’unico a salvarsi oggi è stato Prcic mentre davanti Aguirre si è dato da fare ma ha sbagliato tanti assaggi decisivi e peccato d’egoismo mentre il subentrato Rolando Bianchi è stato praticamente nullo ma con il gioco “offensivo” di Bisoli, (solo tiri dalla distanza) anche Higuain crediamo avrebbe molte difficoltà.

CRONACA – Due conclusioni alte di Jankto e Prcic aprono la contesa. Ancora Prcic al 12’ è autore di un bello spunto concluso con un sinistro di poco a lato. Al 20’ Aguirre brucia in velocità Mitrea ma solo davanti a Lanni calcia sul portiere. Svarione di Mancini che, al 33’, regala palla a Carpani ma fortunatamente la conclusione della mezzala ascolana è contrata in angolo. Botta centrale di Prcic al 35’, respinta a pugni chiusi da Lanni. E i pericoli per l’Ascoli arrivano sempre dalle conclusioni da fuori del bosniaco che, al 44’, spara dal limite sopra la traversa. Ma al 45’ Rosati esce fuori area di testa e  permette a Jankto di “uccellarlo” con un pallonetto da lontano. Ascoli avanti al riposo. E i marchigiani raddoppiano in apertura di ripresa, al 52’, con Addae che interviene indisturbato sottomisura a correggere in rete una punizione di Jankto. Cacia in contropiede, solo davanti a Rosati si divora il terzo gol al 62’ calciando a lato. Colpo di testa ancora di Cacia, fuori, a metà ripresa. Fabinho, appena entrato, al 69’ scalda i pugni di Lanni che repinge in tuffo, aiutandosi anche con i piedi. Ancora Fabinho con un sinistro dal limite al 73’,  bloccato da Lanni in tuffo. Il portiere ascolano devia in angolo un minuto dopo un destro di Volta. Punizione di Mitrea all’87’ deviata in corner da Rosati.

PERUGIA (4-3-2-1): Rosati; Molina, Volta, Mancini, Spinazzola (1’st Milos); Zebli, Prcic, Rizzo; Zapata (23’st Fabinho), Della Rocca (1’st R.Bianchi); Aguirre. A disp.: Zima, Monaco, Ardemagni, Taddei. All. Bisoli

ASCOLI (4-5-1): Lanni; Cinaglia, Canini, Mitrea, Di Marco; Orsolini, Carpani (34’st Altobelli), Addae, T. Bianchi, Jankto (47’st De Grazia); Cacia (29’st Perez). A disp.: Svedkauskas, H’Maidat, Milanovic, Petagna, Del Fabro, Iotti. All. Mangia

ARBITRO: Ros di  Pordenone (Santoro-Lanza). IV uomo: Giovani

MARCATORI: 45′ Jankto, 8’st Addae

NOTE: AMMONITI: 18’ T. Bianchi, 24’ Zapata. 41’ Di Marco, 11’st Cacia, 41’st Mancini.  SPETTATORI: 9524. ANGOLI: 4-4. RECUPERO: p.t. 1 ; s.t 4.

Danilo Tedeschini